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Arriva un tempo in cui dopo una vita passata ad aggiungere, inizi a togliere. Togli i cibi che ti fanno male, togli i vestiti che ti vanno troppo stretti o troppo larghi, togli le cianfrusaglie dimenticate nei cassetti insieme alla convinzione antica di non andare mai bene.

Togli il cuore dai posti dove non c’è più amore. Togli il tempo passato a inseguire le persone.

Togli lo sguardo da chi ti ha ferito, togli potere al passato, togli le tue colpe dai tuoi racconti e lo sguardo da chi ti parla dietro.

Togli le erbacce intorno ai tuoi sogni, i compromessi che ti sporcano le scelte, i “si” concessi per adattamento.

Ricorda : la vera ricchezza non è aggiungere, ma togliere.

Ciao ragazzi come state? Qualche giorno fa in un reel su Instagram ho sentito queste parole, e mi sono subito entrate in testa. Credo non ci sia niente di più vero. Sono mesi infatti che voglio liberarmi di tante cose, probabilmente anche mentali non solo materiali, ma che mi bloccano. Mi sento bloccata. Vi capita mai di sentirvi cosi? Sono in un periodo in cui vivo sentimenti contrastanti, con la paura perenne di non avere tempo.

La mia vita in quest’anno è cambiata radicalmente, e quello che è successo mi ha portata a rivalutare e rivedere un sacco di situazioni. Sono un pò scomparsa in questo mese e mezzo per lavoro e per cercare di mettere in pratica quello che vorrei fare, che non è mollare tutto e cambiare vita come leggo ultimamente su tanti blog e che sembra essere il trend del momento.

Però ho capito che ci sono cose che non valgono più la pena. Il discorso del lavoro e su come viene strumentalizzato il termine “sfruttamento” nel nostro settore lo affronterò più avanti, o forse mai, dipende da come mi girerà. Sto cercando di fare un lavoro su me stessa sul non farmi travolgere da situazioni esterne che realmente hanno poca importanza, è una parte abbastanza difficile non rimanerci male per i comportamenti altrui.

“A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro.”

Mio padre mi racconta sempre che non si è mai sentito solo come quando morì suo padre. Forse sono tanti i motivi per cui ora mi sento così. L’elaborazione del lutto è lunga.

Prossimo viaggio.

In questi mesi ho pianificato tutto l’itinerario di Cile e Bolivia. Mi ero rotta le palle di rimandare. Tra pandemie, violenza mediatica alla tv, bollette… voglio vedere del bello nella vita, non solo cose tristi, che di cose tristi e crudeli ne ho viste abbastanza in quest’anno e vorrei ora cercare uno spiraglio di luce in mezzo a questa sofferenza. Questo è l’unico modo in cui so farlo.

Per scaramanzia non dico mai le date, non lo farò neanche questa volta.

L’itinerario è quello sognato da tempo, quante volte l’ho immaginato. Farò una parte del viaggio in compagnia della mia amica Alejandra, la ragazza che conobbi quando stavo a Madrid e con la quale ho mantenuto un rapporto pazzesco, lei è venuta varie volte a trovarmi in Sardegna.

Siete stati in tanti, mesi fa, quando pubblicai una storia, a chiedermi di avvisarvi nel momento in cui avessi deciso di partire. Non ho avvisato nessuno perché è qualcosa che in questo momento ho bisogno di fare da sola, seguendo i miei tempi e basta.

L’importanza del tempo

Altra cosa a cui ho dato molto valore: il mio tempo. E’ successo tutto velocemente, quindi ora penso che vorrei sfruttare al massimo il tempo per godermi i miei animali, occuparmi dell’orto, passare giornate con mio padre a parlare e imparare. Viaggiare.

Leggo ovunque che non si può vivere per pagare bollette o aspettare la pensione per fare le cose che si vogliono fare. Mia madre è morta a 56 anni. Io non voglio più aspettare.

Mi ha aiutata un sacco leggere il Blog di Gianluca Gotto, nonostante tante cose possano sembrare davvero impossibili, mi ha aiutata in tanti momenti bui con il suo ottimismo, e ho conosciuto scrittori che probabilmente avrei conosciuto solo dopo.

Ho passato tanti anni in cui cercavo di riempire una sorta di vuoto o non so manco io che cosa, acquistando vestiti inutili, riempiendomi di cose di cui non avevo realmente bisogno. La malattia di mia madre mi ha fatto passare la voglia di comprare tanto per, per andare non so dove, e le cose di cui ho veramente bisogno sono poche. Ho più bisogno di persone che rendono migliore il tempo che scorre, di passare momenti in completa solitudine a leggere e scrivere, di momenti semplici insieme alle persone a cui voglio bene.

Nuovi angoli al Muto di Gallura

Mi sono dedicata tanto a creare nuovi spazi per i nostri clienti, angolini in cui potersi sedere a leggere e rilassarsi col solo suono della natura e degli uccellini. Li avevo immaginati da tempo, tra le pietre dello Stazzo i miei cuscini colorati con le fantasie dei miei tappeti.

Spero vi piacciano 🥰

“Nuovi angolini al Muto”

Libri

Le Rose di Atacama di Luis Sepúlveda.

La Pura Vida di Gianluca Gotto.

Sto organizzando una newsletter per tenervi aggiornati sugli itinerari che pianificherò anche in futuro, fatemi sapere se potrebbe interessarvi per i vostri viaggi 🙂

Nel frattempo vi ricordo di seguirmi su Instagram 👇🏼